martedì 23 agosto 2016

GIORNO 6 (23.08)

Il festival del mangia-e-bevi.
Per i meno avvezzi al gergo ciclistico, il festival del saliscendi.
La difficoltà della tappa di oggi, infatti, doveva essere limitato alla distanza, attesa di un centinaio di km. Si è invece rivelata - anche oggi - la salita cumulata senza neppure accorgermene, di più di 2000 mt (fonte Strava).
Mi risveglio stamattina alle 6, letteralmente tra le nuvole. Nel senso che l'umidità è talmente gravosa che le nubi levitano poco più in alto.































Tutto è ricoperto di un pesante strato di rugiada, e sono costretto a riporre le masserizie ancora bagnate. Prendo la via alle 9.30, ed il primo segmento è verso l'approdo di Åndalsnes. Mano a mano che percorro la vallata la visuale si amplia, le nubi scemano, e comincia a riaffiorare la luce solare tra gli squarci di azzurro lattiginoso. La strada incontra il fiume Rauma nei suoi ultimi chilometri di corsa verso il Romsdalfjorden. Rifaccio colazione alla caffetteria di un campeggio, dopodichè  si materializzano i saliscendi, non proibitivi ma continui. Oltrepasso Åndalsnes, in cui osservo la strana presenza di turisti che passeggiano pigramente. Mi immetto quindi sulla bellissima litoranea che corre lungo il fiordo, e subito mi colpisce la sagoma elegante di una grossa nave ancorata proprio in mezzo: è la Queen Mary 2, lussuosissima nave da crociera della Cunard.






























Aggiro il fiordo un saliscendi dopo l'altro, ma la natura chiama e mi devo fermare ad un'area di sosta per camper, dall'aspetto disabitato. Con una inossidabile faccia di tolla mi servo dei WC senza destare inutili scompigli nella popolazione autoctona, poco più avanti faccio spesa, e riparto. Il tempo si sta rimettendo al bello, e il panorama ne guadagna notevolmente.































Giungo all'approdo di Åfarnes un secondo prima della partenza del ferry che mi porterà dal lato opposto, giusto dopo il mio ingresso le sponde si alzano.


































































Riesco così a non perdere tempo. Una volta dal lato opposto, riecco i saliscendi, e in più il fondo si fa inaspettatamente sterrato. Il clima è tornato caldo e soleggiato, le tinte circostanti stanno esprimendo il loro meglio, io me la sto godendo un mondo.



































Per la seconda volta nella giornata faccio il periplo completo di un fiordo, stavolta il Fannefjorden, con una strada ampia e comoda mi sta portando verso Molde, la tappa della giornata dove prevedo di fare sosta per un giorno. A una diecina di chilometri dall'arrivo mi supera una ragazza in mtb, e non lo doveva fare. Avendo la gamba calda e allenata, mi piazzo in scia e succhio la ruota per un buon dieci minuti. Finalmente qualcuno che lavora per me. Grazie all'improvvisa accelerazione degli eventi arrivo a Molde verso le 18. Ho il tempo di fare la spesa anche per l'indomani (sosta), e una volta esaurite le formalità di registrazione al camping, mi sbrago un'oretta ad un tavolo di legno al sole, in compagnia di una birretta fresca.





























Montaggio tenda, doccia e cena. I servizi del camping sono da cinque stelle. In serata faccio conoscenza con due coppie di ragazzi tedeschi vicini di tenda, stanno girando la Norvegia in auto+tenda e li trovo dopo mangiato che stanno chiacchierando ad un tavolo di legno. Con l'oscurità della notte il Creato si adopera per farmi un altro regalo: compaiono in cielo le striature fluttuanti dell'aurora boreale. È uno spettacolo che mi lascia senza fiato nè parole, solo dopo un pò realizzo l'eccezionalità della cosa e cerco di fare qualche foto ma rinuncio subito, preferisco godermi l'esperienza.
La maniera migliore di terminare una giornata simile.

Distanza tappa: 102,3 km
Tempo netto pedalato tappa: 5h 18'
Dislivello tappa: 2235 mt
Velocità media tappa: 19,3 km/h

Distanza totale: 478,4 km
Tempo pedalato totale: 27h 29'
Dislivello totale: 13455 mt
Velocità media totale: 17,8 km/h

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